Il 26
dicembre 2000, in
un tragico incidente d’auto, ha perso
la vita Veronica Sacchi, una ragazza di non ancora 18
anni.
Claudia e Ettore
Sacchi, i genitori di Veronica, insieme ad un gruppo di
amici, hanno deciso di dare vita ad una Associazione a lei intitolata –
e legalmente riconosciuta il 6 aprile 2001 – che ha lo scopo di
intraprendere e sostenere iniziative finalizzate alla promozione di
attività culturali e sociali che coinvolgano le energie giovanili e non
solo.
La nostra idea nasce dalla convinzione che esista nella
società civile, in generale, e tra i giovani, in particolare, un
interesse diffuso per le attività di volontariato.
Un interesse che, dal nostro punto di vista, appare in continua
crescita. Un interesse verso il quale abbiamo deciso di indirizzare la
nostra attenzione e le nostre energie.
Lo scopo che perseguiamo è quello di mantenere un contatto diretto e
continuativo con un certo tipo di realtà giovanile, conoscere le loro
aspettative e le loro aspirazioni, aiutarli ad indirizzare positivamente
i loro entusiasmi, dare un concreto supporto alla loro formazione
finalizzata al tipo d’attività di volontariato che desiderano svolgere.
AVS non ha scopo di lucro. L’obiettivo generale è la promozione di
attività culturali e sociali di vario genere. Disporre di un luogo
d’incontro da offrire a chi ha tempo ed energie e a chi ha validi
progetti di volontariato rappresenta il raggiungimento di un obiettivo
per noi molto importante. L'obiettivo
generale di AVS si può riassumere in un concetto molto semplice:
“Promozione, sostegno e formazione del
volontariato giovanile”. In sintesi
pensiamo che in questa definizione si possa riassumere il progetto
dell’Associazione Veronica Sacchi Onlus.
Volontariato giovanile: perché i giovani che desiderano
impegnarsi in iniziative di volontariato, solidarietà, assistenza, sono
il mondo al quale noi ci rivolgiamo.
Sostegno: nel senso che questi giovani volontari a volte non sono
“attrezzati”, cioè non dispongono dei mezzi culturali, applicativi,
psicologici o economici per tradurre in pratica le loro energie.
Promozione: che vuole dire due cose: primo, fare sapere ai
giovani che non lo sanno che esistono centinaia e centinaia d’iniziative
straordinarie in ogni parte del mondo che avrebbero un gran bisogno del
loro entusiasmo, della loro intelligenza e del loro tempo. Secondo, fare
conoscere ai tanti artefici delle iniziative di volontariato
(Associazioni, Fondazioni, Enti…) i “nostri” giovani, la potenziale
forza lavoro che potrebbe venire utilizzata nelle loro attività.
Formazione: per far sì che l’esperienza del volontariato sia
efficace e positiva per chi la dà e per chi la riceve. |